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   I PROGETTI

 

 

Leggi pure: PROGETTO PILOTA; I PERCHE' DI UN PROGETTO PILOTA 

 

Ecomuseo  "Dalle Memorie al Futuro"

(Progetto di cooperazione internazionale)

tra il Gal Piceno (capofila), il Gal Sibilla e il Gal Oulujärvi (Kainuu - Finlandia)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Filosofia del Progetto pilota

 

La grave depressione economica mondiale richiede  risorse umane e spirituali, tacitate per renderci consumatori senza limiti.

 Ecco quindi l’Ecomuseo, luogo di sviluppo culturale ed economico dove si conserva e trasmette alle generazioni future quella rete di saperi, conoscenze e tradizioni che sono alla base della nostra comunità; gli ecomusei rappresentano infatti uno scrigno di inestimabile valore che le comunità locali contribuiscono a custodire in modo straordinario. L’ecomuseo interviene nello spazio della comunità, nel suo divenire storico,proponendo come “oggetti del museo” non solo i manufatti della vita quotidiana, ma anche i paesaggi, l’architettura, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione. Attraverso l’educazione a un turismo consapevole e ad uno sviluppo sostenibile, sia da parte delle popolazioni residenti che da parte dei turisti, le realtà ecomuseale ha modo di accreditarsi sul territorio come  custode e garante della cultura vissuta e delle tradizioni.

L’ Ecomuseo ha lo scopo di ricostruire, testimoniare, valorizzare ed accompagnare nel loro sviluppo la memoria storica, la vita locale, la cultura materiale ed immateriale e quella del paesaggio, le relazioni tra ambiente naturale ed ambiente antropizzato, le tradizioni, la ricostruzione e le trasformazioni degli ambienti di vita e di lavoro delle comunità locali.

L’elemento catalizzatore dell’Ecomuseo è costituito dal bene ambiente e dagli operatori che vivono e conoscono il territorio, una dimensione locale intorno alla quale si può immaginare un reticolo complesso di attività, che producono ricchezza attraverso il patrimonio territoriale (agricoltura, natura, paesaggio, infrastrutture) e i saperi delle popolazioni, (storia e cultura) che da risorse indifferenziate e scollegate diventano “corpo dinamico” di sviluppo turistico capace di attivare risorse pubbliche e private all’interno di strategie condivise di partenariato locale.

 

L’esperienza degli ecomusei italiana si inserisce nel dibattito sulla democratizzazione dei musei, con riferimento all’elaborazione di Georges Henri Rivière, ma soprattutto di Hugues De Varine. Di De Varine gli ecomusei italiani hanno ripreso i concetti chiave - patrimonio, territorio e popolazione - e una visione degli ecomusei come un processo cooperativo con cui le comunità locali reinterpretano il patrimonio culturale come strumento di sviluppo locale.

È un’istituzione viva, un luogo di costruzione della memoria e, soprattutto, un laboratorio di formazione e ricerca. La volontà degli ecomusei è quella di non perdere la memoria dei luoghi che hanno profondamente segnato l’economia e la vita dei territori e delle realtà socio-culturali per portare il passato alla conoscenza dei giovani e dei visitatori di oggi.

Un nuovo turismo consapevole: per gli abitanti del territorio e per gli ospiti visitatori

.

Conoscere per capire,

sapere per non dimenticare,

ricordare per progredire.

 

Quest’azione è svolta in modo coordinato,e sviluppata a livello nazionale ed internazionale per favorire l’incremento dei flussi e realizzare un interscambio di conoscenze che non limiterà i suoi benefici effetti solo al turismo e all’economia assolvendo all’importante funzione di conservare l’identità della cultura che costituisce la prima, grande ricchezza del nostro territorio e a valorizzare il legame sussidiario, naturalmente solidale, che contraddistingue gli ecomusei.

Gli ecomusei hanno sempre suscitato molte aspettative di tipo turistico, per far diventare di un luogo una destinazione visibile e attrattiva. Di fatto però la promozione turistica non dovrebbe rientrare nei compiti degli ecomusei. Ma turismo oggi non significa solo promozione e marketing. Migliorando la qualità dei propri territori, gli ecomusei possono offrire non solo un contributo più adatto alla loro natura, ma anche più utile al turismo nazionale. Come può tradursi in modo concreto il concetto di “qualità dei territorio”? Dal punto di vista degli ecomusei vi sono almeno 4 valori interessanti: identità, paesaggio, gastronomia e accoglienza, sicurezza ambientale. Gli ecomusei attuano già molte pratiche innovative e se opportunamente aiutati, potrebbero fare molto di più. L’Ecomuseo si riconosce nella volontà di promuovere territori di qualità, caratterizzati da:

 

• un carattere identitario originale, non basato

su cliché inventati a tavolino

• modalità e punti di vista innovativi,

divertenti e non banali di esplorazione

del paesaggio e della cultura locale

• accoglienza e alimentazione basate

sulla produzione locale, controllabile,

di qualità e garantita

• sicurezza per chi lo visita e per chi lo

abita grazie all’adozione di stili di vita

sostenibili.

Queste attività non hanno l’ambizione di risolvere tutti i problemi del turismo italiano. Tuttavia la molteplicità dei territori italiani, costituisce al tempo stesso un’offerta turistica originale e un elemento chiave per la qualità della vita dei residenti.

 

 

L’Ecomuseo  è organizzato in gruppi di lavoro suddivisi per le tematiche affrontate e per le specializzazioni dei diversi referenti. I gruppi di lavoro nascono come strumento d’incontro, discussione e progettualità partecipata al servizio dei singoli ecomusei come comunità di pratica per la programmazione e la promozione delle attività della rete.

 

 

LE AREE TEMATICHE

 

Itinerari paesaggistici e risorse ambientali

Ecomusei caratterizzati della presenza di percorsi naturalistici, di risorse ambientali e paesaggistiche di rilevanza regionale, nazionale o internazionale,dalla presenza di specie protette e di siti naturalistici valorizzati e oggetto di turismo e di interesse per i visitatori.

Architettura e giacimenti culturali

Ecomusei caratterizzati dalla presenza di beni culturali di interesse nazionale o internazionale, di architetture di pregio,industriali(Mulino ad acqua) di oggetti d’arte, di musei e di giacimenti culturali legati a personaggi storici e di rilevanza internazionale.

Folklore

Ecomusei caratterizzati dalla presenza qualificata di iniziative, sagre, feste, manifestazioni culturali imperniate sulla tradizione orale e rievocazioni storiche, di rilevanza nazionale e capaci di essere punto forte di attrazione dal punto di vista comunicativo e turistico.

Prodotti tipici

Ecomusei caratterizzati dalla presenza di produzioni di eccellenza nel campo agroalimentare,castagne,funghi e tartufi (in particolare rispetto a prodotti tipici con certificazioni di qualità DOP, DOC, IGT ecc.)

Artigianato

Ecomusei caratterizzati dalla presenza di forme di artigianato locale, di eccellenza

manifatturiera, che recuperano saperi locali legati alla tradizione storica e produttiva locale o che sfruttano particolari materiali presenti localmente(travertino,legno).

 
 
 

 

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